Una Missione Straordinaria

La missione in Kabul per il progetto PBK ( pro bambini di Kabul ) considero un dono straordinario della Divina Provvidenza. E’ un’esperienza speciale perche si vive la comunione  dei dei diversi carismi per un’unica missione. Richiede un impegno particolare.

Questo progetto e’ portato avanti dalle religiose di diversi istituti formando una comunita’ intercongregazionale. Essendo l’Afghanistan una republica islamica, unica religione riconosciuta e’ l’islam. Noi religiose siamo nascoste dietro l’abito afghano. Non possiamo avere nessun segno esterno religioso. Viviamo in una piccola casetta in affitto. Abbiamo poca possibilta’ di uscire dal nostro cortile. Tre volte alla settimana usciamo per andare a Messa in ambasciata italiana, sempre con lo stesso autista. Per la vita comunitaria abbiamo uno spazio privato . Abbiamo una piccola cappellina con il Tabernacolo per la comunione nei giorni che non andiamo a Messa e per l’Adorazione eucaristica. Abbiamo spazi per la preghiera comunitaria e privata. Cerchiamo di vivere la nostra vita  fraterna attraverso il dialogo, condivisione e rispetto reciproco.

Prendiamo cura e portiamo avanti una missione per bambini con difficolta’ di apprendimento  da 6 – 12 anni . Il nostro centro e’ riconosciuto dal Ministero dell’Educazione  come centro educativo per “inclusive education”. Lavoriamo con il personale locale  : 4 insegnati ( femmine ) 1 signora per la pulizia, 1 cuoco, 1 autista e tre guardie. Secondo le norme afghane le NGO straniere devono avere le guardie 24 ore.

Per i bambini che vengono da lontano offriamo il trasporto gratuito  con un pulmino che e’ stato donato al PBK dalla Caritas Italiana allora presente in Kabul . Ai bambini diamo la colazione a meta’ mattina e un pranzo completo. I cibi per i bambini sono preparati da un cuoco locale. Anche il personale religioso mangia il pranzo con i bambini. Il centro e’ diurno dalle ore 7.30 alle ore 15.00.  Ogni insegnate ha 10 bambini. La presenza religiosa e’ soprattutto per guidare, preparare e motivare il personale. Per il musulmano in Afghanistan un bambino con difficolta’ di apprendimento e’ un malato psichico. Con il nostro servizio cerchiamo di passare i valori umani cristiani. Ogni bambino ha il diritto al rispetto e dignita’. Anche il bambino disabile mentale ha gli stessi diritti del suo fratellino  normale  soprattutto nel campo educativo. All’inizio questo era un pensiero rivoluzionario. Poco a poco attraverso incontri  e programmi formativi con le famiglie con l’aiuto del medico pediatra, che viene nel Centro per monitorare lo sviluppo del bambino, e di altre persone specializzate, siamo riusciti a farli capire .

Il Ministero dell’Educazione apprezza molto il nostro  servizio e alcune volte  visita il nostro centro chiedendo di aprire altri centri come questo perche’ non esistono altre strutture. Ogni anno cerchiamo di preparare  una media di 8/9 bambini per l’inserimento nella scuola normale, tenendo sempre  i contatti con le famiglie dei bambini che escono dal centro.

La nostra testimonianza di vita e’ silenziosa. Cerchiamo di testimoniare che Dio e’ Amore e Padre Provvidente. La nostra presenza ha suscitato qualche interrogativo nei collaboratori locali. Un giorno una insegnate e’ venuta a dirci “ Mia mamma dice che voi siete cristiani, perche fate delle cose che non siamo capaci di fare. Siamo soltanto un seme, ma come tutti i semi piantati da Dio, siamo certi che diventera’ un grande albero.

“ Salvate i bambini di Kabul”!… l’accorato grido di S.Giovanni Paolo II lanciato al mondo nel messaggio del Natale 2001. Il 7 aprile 2004 fu cosi’ istituita l’Associazione “ Pro Bambini di Kabul” ( PBK) formata da quattordici Congregazioni. La’ siamo soltanto una piccola opera, ma possibile “modello” di un nuovo sviluppo, di un umanesimo integrale, aperto ai valori cristiani e umani della solidarieta’, dell’uguaglianza, della giustizia e della fraternita’.

 Sr.Annie Joseph Puthemparambil

Roma 14.10.2014

Sr.Annie

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

 

 

 

 

 

Sr.Annie dopo cinque anni al PBK ha fatto rientro nella sua Congregazione (Suore San Giuseppe B. Cottolengo). 

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