La Caritas Italiana era consapevole della situazione in Afghanistan già molto tempo prima degli avvenimenti del settembre 2001. Dopo il programma di assistenza ai profughi afgani che avevano trovato rifugio in Pakistan negli anni ’80 e ’90, Caritas Italiana, durante il regime dei talebani, si è occupata della riabilitazione di due scuole secondarie per 5/600 studenti ciascuna.
Dall’inizio del 2002 al maggio 2003 Caritas Italiana è stata presente nel Paese attraverso la rete Caritas Internationalis partecipando al programma di aiuto d’urgenza, riabilitazione e sviluppo con un contributo di 1.800.000,00 euro. Il finanziamento di Caritas Italiana ha permesso la costruzione di quattro scuole nella valle del Ghor e il ritorno di 483 famiglie di rifugiati nella valle del Panshir con la costruzione di 100 alloggi tradizionali per le famiglie più povere, assistenza ai disabili ed altro.
All’interno del Paese, la rete Caritas riesce a operare con l’aiuto di diversi Ong afgane che si avvalgono di oltre mille operatori locali. Tra giugno 2004 e dicembre 2007, due operatori di Caritas Italiana si sono alternati nel Paese con l’obiettivo di coordinare e facilitare le attività in loco. Attualmente l’ambito di attenzione principale di Caritas Italiana sono i minori più vulnerabili, attraverso il supporto ai seguenti programmi:
- Programma Pro Bambini Kabul: dal maggio 2006, Caritas Italiana e l’associazione intercongregazionale ProBambini di Kabul, costituita da 14 diversi ordini religiosi, hanno aperto un centro educativo per bambini con disagio mentale a Kabul, frequentato attualmente da circa 35 bambini del quartiere. Questa attività, oltre al bene dei bambini, ha l’obiettivo di creare una presenza duratura nel Paese, che sia in grado di lavorare, a partire dai disabili, per i bisogni di tutti i bambini.
- Programma scuola per sordo muti: dal 2010 Caritas Italiana appoggia una scuola per minori sordo-muti gestita da una organizzazione locale denominta Anad. Attualmente la scuola ospita 352 studenti divisi in varie classi a seconda delle età. L’obiettivo è di potenziare le capacità di comunicazione attraverso il linguaggio dei segni e non solo.